Il QTH: Sartirana Lomellina
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NOTE STORICHE (tratto dalle Memorie Storiche di P. Francesco Pianzola - 1930)

Sartirana, l'antico fondo Satriano, è certamente un paese romano.
Così lo proclamano il castrum il castello, che occupava la parte più alta del paese, e il villarium, la villa, vicus il villaggio che si estendeva vicino, in basso, oltre il fossato.  Sono frequenti le diciture in capo vici, in burgo ratto, in co de villa.
Nel 963 lo troviamo far parte del Contado di Lomello.
Nel diploma di Federico II del 1188 Sartirana è tra i paesi dipendenti da Pavia.


Il Castello in una foto del 1930

Subì poi le terribili lotte tra i Milanesi. Nel 1214 fu atterrata dai Milanesi e dai Piacentini. Dopo aver distrutto Robbio, nel 1216 piombarono ancora su Sartirana, ma riuscì vano l'assedio, perché gli abitanti stessi opposero una forte e lunga resistenza da obbligarli a passare il Po.  Nel 1413 Sartirana fu occupata da Pancellotto Beccaria. Nei primi anni del sec. XV quindicimila francesi da Vercelli vennero per espugnare il forte di Sartirana, ma non vi riuscirono.
Il 1 Novembre 1451 il celebre Cicco Simonetta fu investito del feudo da Francesco I Sforza, che poi lo elesse suo segretario.
Nel 1466 il castello e il palazzo visconteo (Asilo) ospitarono il Duca Galeazzo M. Sforza. Qui morì soffocato dai sicari Jacopo Visconti, di cui poi Cicco stesso fece correr voce esse mortum sua morte naturale.
Nel 1484 in una torre di questa fortezza fu rilegato Pacimo Vimercato in perpetua prigionio, e Lodovico il Moro ordinò che ogni anno nella festa di S. Ambrogio gli fossero dati pubblicamente due tratti di corda finché vivesse, come fu sempre eseguito.
Nel 1499 nel mese di Agosto venne lo stesso Lodovico a visitare la fortezza e benché fosse una rocha fortissima, è stata similmente fortificata. Nel 2 settembre del 1499 fu ceduta in feudo ad Antonio Triulzio, padre del marchese di Vigevano.
Gli Spagnuoli nel 1512 assediarono questa rocca, che resistette a lungo. Dopo la Capitolazione fu data al saccheggio.
L'imperatore Carlo V confermò il feudo di Sartirana al Card. Mercurino il 12 dicembre 1522. Il maresciallo Brissac nel 1566 rioccupò Sartirana a nome del Re di Francia. Nel 1586 Onorio Gattinara fece aprire il Roggione, che si forma presso Rivoltella, che fu ed è la sorgente di molta fertilità per Candia, Breme, Sartirana, Mede, Torreberetti, Semiana, e Castellaro.
Il marchese Antonio Spinola diede principio ad un grande forte nuovo presso Sartirana nel 1617, che chiamavasi il castellazzo. Nell’assedio, che i savoiardi e i parmigiani nel 1635 mossero a Sartirana, i1 presidio del castello resistette fortemente ma poi dovette cedere, e fu disperso. Nel 1638 rientrarono con accanita lotta gli Spagnoli, che nel 1644 furono ricacciati dai francesi. Nel 1645 tutti i sartiranesi cogli armenti e i soldati si rifugiaron nel forte di Breme. Ritornarono nel successivo 1646. Nel 1653 lo occuparono gli Spagnuoli.


Planimetria di Sartirana nel Sec. XV

 

SARTIRANA OGGI

Sartirana conta oggi circa 1900 abitanti. Le principali attività sono l'artigianato e le piccole imprese, oltre, ovviamente all'agricoltura.

Il Castello, ora residenza privata, promuove mostre di artigianato, antiquarie e d'arte.

Le coordinate geografiche sono:

LONGITUDINE: 8° 40' 04" E
LATITUDINE:   45° 06' 48" N

LOCATOR:        JN45IC (a cavallo con JN45HC)

 


Il Castello in una foto dei giorni nostri

Veduta Aerea di Sartirana

 

 
                 

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