Sartirana, l'antico
fondo Satriano, è certamente un paese romano.
Così lo proclamano il castrum il castello, che occupava la
parte più alta del paese, e il villarium, la villa, vicus
il villaggio che si estendeva vicino, in basso, oltre il fossato.
Sono frequenti le diciture in capo vici, in burgo ratto,
in co de villa.
Nel 963 lo troviamo far parte del Contado di Lomello.
Nel diploma di Federico II del 1188 Sartirana è tra i paesi
dipendenti da Pavia.
Il Castello in una
foto del 1930
Subì poi le
terribili lotte tra i Milanesi. Nel 1214 fu atterrata dai
Milanesi e dai Piacentini. Dopo aver distrutto Robbio, nel
1216 piombarono ancora su Sartirana, ma riuscì vano
l'assedio, perché gli abitanti stessi opposero una forte e
lunga resistenza da obbligarli a passare il Po. Nel 1413
Sartirana fu occupata da Pancellotto Beccaria. Nei primi
anni del sec. XV quindicimila francesi da Vercelli vennero
per espugnare il forte di Sartirana, ma non vi riuscirono.
Il 1 Novembre 1451 il celebre Cicco Simonetta fu investito
del feudo da Francesco I Sforza, che poi lo elesse suo
segretario.
Nel 1466 il castello e il palazzo visconteo (Asilo)
ospitarono il Duca Galeazzo M. Sforza. Qui morì soffocato
dai sicari Jacopo Visconti, di cui poi Cicco stesso fece
correr voce esse mortum sua morte naturale.
Nel 1484 in una torre di questa fortezza fu rilegato Pacimo
Vimercato in perpetua prigionio, e Lodovico il Moro
ordinò che ogni anno nella festa di S. Ambrogio gli fossero
dati pubblicamente due tratti di corda finché vivesse, come
fu sempre eseguito.
Nel 1499 nel mese di Agosto venne lo stesso Lodovico a
visitare la fortezza e benché fosse una rocha fortissima,
è stata similmente fortificata. Nel 2 settembre del 1499
fu ceduta in feudo ad Antonio Triulzio, padre del marchese
di Vigevano. Gli Spagnuoli nel
1512 assediarono questa rocca, che resistette a lungo. Dopo
la Capitolazione fu data al saccheggio.
L'imperatore Carlo V confermò il feudo di Sartirana al Card.
Mercurino il 12 dicembre 1522. Il maresciallo Brissac nel
1566 rioccupò Sartirana a nome del Re di Francia. Nel 1586
Onorio Gattinara fece aprire il Roggione, che si
forma presso Rivoltella, che fu ed è la sorgente di molta
fertilità per Candia, Breme, Sartirana, Mede, Torreberetti,
Semiana, e Castellaro.
Il marchese Antonio Spinola diede principio ad un grande
forte nuovo presso Sartirana nel 1617, che chiamavasi il
castellazzo. Nell’assedio, che i savoiardi e i
parmigiani nel 1635 mossero a Sartirana, i1 presidio del
castello resistette fortemente ma poi dovette cedere, e fu
disperso. Nel 1638 rientrarono con accanita lotta gli
Spagnoli, che nel 1644 furono ricacciati dai francesi. Nel
1645 tutti i sartiranesi cogli armenti e i soldati si
rifugiaron nel forte di Breme. Ritornarono nel successivo
1646. Nel 1653 lo occuparono gli Spagnuoli.
Planimetria
di Sartirana nel Sec. XV |
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